martedì 16 dicembre 2008

A Pechino

I cinesi. Se ne parla tanto in questi ultimi, diciamo, 5 anni. Cosa sappiamo dei cinesi? Si sentono tante cose negative su di loro. Si sente parlare di disastri ecologici, di latte infetto, di uccelli infetti che infettano uomini, di oppressione. Sappiamo poi dei cinesi che loro producono quasi tutto quello che indossiamo, con cui smanettiamo, con cui i bambini giocano. Sappiamo che i cinese hanno fatto e inventato tutto prima loro. Si sa che avevano città meravigliose come ce le descrisse Marco Polo alla fine del XIII secolo. I cinesi che la polvere da sparo la usavano solo per i fuochi d' artificio, mentre in Europa si pensò subito alle armi da fuoco. Armi da fuoco che aiutarono potenze coloniali europee a sottrarre a Pechino alcuni dei suoi più bei tesori e a distruggere palazzi meravigliosi. Armi da fuoco che, pensate, dopo essere state inventate in Europa usando polvere da sparo (inventata in Cina), furono portate dai portoghesi in Giappone. Insomma, per una qualche strana combinazione i giapponesi ebbero armi da fuoco prima dei cinesi che invece furono i primi a usare la polvere da sparo! I giapponesi pensarono bene di fare la loro parte usando questi bei giocattoli nella corsa all' imperialismo e al militarismo che hanno segnato il XX secolo e massacrarono senza pietà né rimorso chissà quante migliaia di cinesi (per non parlare di coreani, gente del sud-est asiatico etc.) che nel passato avevano visto come maestri di alta cultura. Cinesi senza i quali il Giappone non scriverebbe come scrive oggigiorno.

In poche parole, chi sono questi cinesi? Sono ormai da ben 2 settimane in Cina e inizio a farmi un po' un' idea. Idea d' altronde influenzata dalla gente che incontro o che è stata in Cina prima di me. Difficile è anche parlare di cinesi in generale in un paese grande quanto l' Europa. In ogni caso, mi trovo già da una settimana nella capitale e noto piacevoli differenze con la spietata SHANGHAI. Le capitali spesso non riflettono quello che potremmo chiamare l' anima di un paese, altro concetto da prendere con le pinze, ma devo dire che Pechino secondo me si dimostra davvero tipicamente cinese. Han-cinese, l' etnia dominante che ha messo gran parte di questo infinito pezzo di terra sul sentiero culturale dove si trova al giorno d' oggi; allo stesso modo Roma mi sembra molto più capitale dell' Italia di quanto Londra lo sia del Regno Unito o Amsterdam dei Paesei Bassi. Su questo non ci piove. Lasciando stare i monumenti, le dinastie, la storia e l' imponenza della capitale, Pechino mi sta facendo vedere i cinesi nella loro cinesità (chineseness) contrapposta a quel 'nel mezzo di un salto spazio-temporale' che mi parse SHANGHAI.
Qualcuno in Giappone una volta mi ha detto: "i giapponesi sono puliti fuori ma sporchi dentro. I cinesi sono sporchi fuori ma puliti dentro. I coreani sono sporchi fuori e dentro". Era una battuta da Asia orientale, uno scherzo giusto per terminare nella combinazione sporco-sporco, ma devo dire che comunque, per quanto vedo adesso, i cinesi sono piuttosto sporchi fuori (strade, inquinamento, spazzatura), anche se pare stia migliorando molto, ma puliti dentro. Uno dei fattori che fa quello 'sporco fuori' lo vedo come una delle possibili dimostrazioni di pulito dentro: lo scatarrone (big and sticky cluster of snot) bello grattato in gola che fa un bel rumore quando si spiaccica per terra. Si fa tanto qua, e anche io mi aggiungo alla festa, anche perché ho ripreso a fumare. Il corpo va liberato da ciò che vi è di troppo. Da un eccesso di catarro come da energia inutilizzata. Energia, o chiamala come vuoi, che qui viene espressa e ricaricata con il Tai-Chi o il ballo. Così, nei parchi, di giorno o di sera, un sacco di anziani che si muovono in una maniera o nell' altra. Col canto, magari dopo il Tai-Chi, si canta una bella canzone. Sono cose che fanno bene, sembra, ti scaricano quando serve. A volte poi la gente, cosa che ho notato in un paio di bei parchi imperiali, tira dei bei lunghi urli a ripetizione. Non è che chiamano qualcuno, no. Usano la voce, tout simplement. Oppure giocano a quella specie di badminton da piede cinese, quello con le piume colorate, o a Mah Jong per la strada. Mi piacciono questi anziani cinesi. Invece, sulla gioventù non ho notato nulla che mi abbia colpito. Mi sembrano tutti 'dei normali cristiani' come alcuni dicono in Italia.

Ma di cristiano qui c' è ben poco, e mi sembra che anche le tradizionali religioni del buddismo e del taoismo siano state, non cancellate, ma quanto meno rese meno importanti dal comunismo che ancora, anche se è strano chiamarlo così, governa il paese. Lo si vede parlando con il mio cinese preferito, quello che mi sta ospitando adesso. Lui è molto pro Cina e un po' capisco anche perché. Capisco grazie alla pace che vedo intorno a me e anche grazie a quello che sia lui che altri cinesi mi dicono sul come le cose siano migliorate negli ultimi 15 anni per un sempre maggior numero di persone. Le cose che vedo e sento intorno a me sono la pace e la tranquillità nel mezzo di questo caos di città. Ancora non ho visto una persona incazzata, neanche quando tutti si ammazzano di colpi di clacson per le strade, superandosi a destra e ovunque si possa. Ieri ero in un furgoncino che ha portato me ed altre 4 persone alla grande muraglia per poi riportarci indietro da un altro punto. L' autista era un simpaticone con la cosiddetta pettinatura alla Mao che guidava come un pazzo e suonava il clacson ad ogni occasione, ma non mi sembrava insultasse spesso, né la sua faccia aveva un' aria stressata. A volte poi la gente suona il clacson anche se davanti non c' è nessuno e la strada è vuota. Suonano, così. Una bella danese mi ha detto quanto si senta tranquilla qui e che se proprio qualcuno le fa i temuti (brrr...) "apprezzamenti pesanti" per la strada, allora sono degli occidentali. E pensar che viene dalla Danimarca, figurati se va in Italia.
I cinesi fanno e disfano e concludono e ricominciano; sempre e dovunque. Lavorano duro per il bene della famiglia e confidano nel governo senza pensarci troppo. Mi sembrano in generali integri e svegli, onesti e moderati come per esempio con l' alcol: mai visto tale basso consumo del codesto e tale bassa gradazione (dai 3 ai 4 gradi la birra). Magari cambierà quando vedrò altre città, ma per ora è cosi.

La Cina è pace, dice il mio amico. Lo dicevano anche in Giappone e probabilmente lo dicono anche in Corea (del Sud, hehe). Ora, io non so bene quale sia la questione tibetana poiché ognuno dice la sua. Non so neanche bene cosa si intenda quando si dice che la Cina non rispetta i diritti umani (inventati poi per la maggior parte da fan di Voltaire quali Francia and friends), me lo spiegate? Non so nemmeno se le varie minoranze etniche vogliano qualcosa di preciso e non riescono ad ottenerlo causa governo centralizzato e opprimente. Vedrò, chiederò, se qualcuno tradurrà per me. Al momento posso dirvi che il ragazzo che mi ospita appartiene ad una minoranza, quella della Manciuria. Territorio delle steppe del nord-est, tra Corea e Mongolia, negli anni '30 del XX secolo colonizzato da tanti giapponesi che vi creparono di freddo e fame o mangiati da lupi e tigri. Questo ragazzo si chiama, in inglese, Chris ed ha una sorella. Embé? Embé un cazzo. Non essere figlio unico in Cina è una rarità, un privilegio riservato alle minoranze etniche. Che sia solo un salva faccia per il governo? Certo è che se non avessero agito così le minoranze avrebbero fatto sentire la loro voce. Vero è anche però che la linea di appartenenza ad una minoranza, stando alle regole dettate dal governo, vale solo se passata dal padre. Questo implica alcune cose. Primo, che alcuni potrebbero trovare la cosa stridere con i tanto voluti principi di uguaglianza tra i sessi. Secondo, che se solo il padre appartiene ad una minoranza i figli saranno meno correnti nell' uso della lingua autoctona in quanto è soprattutto la madre che aiuta il bambino a sviluppare le prime abilità linguistiche; è la madre che passa più tempo col bimbo, soprattutto durante l' allattamento e quindi determina quale lingua il pargolo ascolti di più. Infine, non bisogna dimenticare che anche se per legge tu non appartieni ad una minoranza siccome tuo padre è Han, tu avrai più probabilità di parlare la lingua di tua madre, di sentirti di più membro di una minoranza e di fare il possibile per integrarti nella società e nell' economia dominante, quella Han, mettendo in secondo piano l tue radici. Queste sono solo considerazioni personali con un fondo di conoscenza linguistica, ma comunque, provate a pensarci. Agli aspetti qui indicati vorrei aggiungere che il governo cinese cerca di 'spargere' membri della dominante etnia Han (i cinesi insomma) in ogni parte del paese, così da uniformare il tutto sempre più. Il bisogno di integrarsi, di trovare un posto nella chiusa struttura famigliare diventa per le minoranze ancora più impellente se si vuole stare al passo con i cambiamenti imposti da questa, dal governo, incoraggiata migrazione di Han verso altre province.

Su questo aspetto mi ha delucidato una donna tibetana, guida alpina, incontrata questa settimana in un bar-ristorante tibetano. "Per me è la prima volta che VENGO IN CINA", mi ha detto. Per lei il cinese era lingua franca da parlare con tibetani di altre zone rispetto alla sua che quindi parlano altri dialetti. Per lei la Cina, Pechino, è il posto dove le sarà dato un visto per l' Austria dove andrà a studiare il tedesco così da potere guidare tedeschi ed austriaci in tour dell' Himalaya. Sonan il suo nome. Mi ha spiegato come stanno le cose in Tibet e mi ha mostrato foto di Lhasa, la capitale del Tibet, ma solo bar e birre. Poi però mi ha fatto vedere foto del villaggio di suo padre, della famiglia, le corse a cavallo, i monti infiniti, e lei e vari cugini che abbracciano pecore, capre ed altri animali di montagna e si vede (come nel film "Die Salzmanner von Tibet) che gli vogliono davvero bene. Bellissimo. Se mai andrò in Tibet la contatterò di sicuro.
Per Sonan gli Han sono i malfattori, i conquistadores. Per tanti Han le minoranze hanno libertà ma qualcosa, religione, tradizione..., li previene dallo sviluppo che anelano. La Cina si trova in uno slancio di modernità e modernismo. Paese di sviluppo senza vero equilibrio e che quindi vede le parti che 'rimangono indietro' con l' occhio benevolo ma pieno di pena (va' 'sti puveracc!') che ha caratterizzato il modernismo degli anni '70 e i primi programmi di sviluppo senza occhio per le esigenze locali. Così ragionano alcuni ma quello che a me manca per dare un po' più di senso alla situazione, che per altro ancora non conosco abbastanza bene, è l' altra faccia della medaglia. Per esempio, Chris è sempre positivo quando si parla della Cina, mentre Sonan negativa a priori pur non sapendo quali fossero le condizioni del POPOLO, bada, il popolo, non il clero, tibetano prima del 1959. Chris dice di non saperne nulla del 1989 e piazza Tienanmen. Si vede e si sente ciò che si vuole, lo faccio spesso anche io, e fidanzate e mogli lo fanno ancora più spesso.

Ho fatto un po' il punto della situazione senza davvero parlare di Pechino, ma lo faccio lo stesso. In breve.
Pechino è molto bella, gli anziani amano i loro cani, tutti amano mangiare, si mangia bene. Ci sono tanti quartierini di viuzze e lanterne molto carini. Ci sono palazzi moderni ma non mega come a SHANGHAI, ci sono gioielli di palazzi antichi e castelli e la città proibita e i parchi, e le residenze ecc. ecc. di una bellezza e monumentalità incredibile. Fa freddo ed ogni specchio d' acqua è ghiacciato e la gente ogni tanto cammina sul ghiaccio. La città è un reticolato e quindi abbastanza facile da girare e capire. Fuori Pechino, circa 130km a nord, c' è la grande muraglia ed è davvero impressionante. Ieri ci ho camminato per 10km. Un giorno bellissimo di sole, aria frizzante invernale, colline, montagne, tutto marrone. Un muro infinito punteggiato da torri di guardia, molte in rovina (Niels, WHY DON'T THEY FIX IT? :-) e cazzo, 2 francesi cagacazzo (cock-shitter: annoying person) che non facevano che lamentarsi e dire cagate. Ma stattene a casa no? Cazzo vieni a fare a camminare 10km se dopo 500 metri non respiri già più, minchiona! Comunque, bellissimo il grande muro, o "lungo castello", come si chiama in cinese. Lungo sì, come questa entry, che ora giunge al termine.
Alla prossima!


GOOGLE TRANSLATE VERSION
The Chinese. It speaks so much in the last, say, 5 years. What we know of the Chinese? You hear so many negative things about them. It hears about ecological disasters, milk infected infected birds infecting people, of oppression. Then we know the Chinese that they produce almost everything we wear, with which hacking, in which children play. We know that the Chinese have done and before they invented everything. We know that the city had this wonderful as the Marco Polo described at the end of the thirteenth century. The Chinese that the gunpowder used it only for the fires d 'artifice, while Europe is now thought to firearms. Firearms, which helped European colonial powers in Beijing to steal some of its finest treasures and destroy buildings wonderful. Firearms, think, after having been invented in Europe using gunpowder (invented in China), were brought by the Portuguese in Japan. So, for some strange combination the Japanese had firearms before the Chinese who were the first to use gunpowder! The Japanese thought well to do their part by using these beautiful toys in the race to 'imperialism and militarism that marked the twentieth century and massacred without mercy or remorse who knows how many thousands of Chinese (not to mention the Korean people of the south-east Asian etc.) than in the past were seen as masters of high culture. Chinese without which Japan does not write as he wrote today.

In short, these people are Chinese? They are now well 2 weeks in China and start to get some 'un' idea. Idea 's moreover influenced by the people I meet or to have been in China before me. It is also difficult to speak Chinese in general in a country as big as' Europe. In any case, I have one week in the capital and pleasant known differences with the grim SHANGHAI. The capital often do not reflect what we might call the 'soul of a country, another concept to be taken with tweezers, but I must say that I think Beijing is really shows typically Chinese. Han-Chinese 's dominant ethnic group that has put much of this endless piece of land on the cultural trail where you will find a day' s today, in the same way Rome seems far more capital of 'Italia what London is the Kingdom Kingdom or Amsterdam of the Netherlands Paesei. On this there rains. Leaving keep the monuments, the dynasties, history and 'grandeur of the capital, Beijing is making me see the Chinese in their Chinese (chineseness) contrasted to that' in the middle of a leap space-time 'which I parse SHANGHAI.
Someone in Japan once told me: "the Japanese are cleaned out but dirty inside. The Chinese are dirty but clean inside out. The Koreans are dirty outside and inside." It was a joke from East Asia, a joke right combination to finish in dirty-dirty, but I must say that anyway, as I see now, the Chinese are pretty dirty off (roads, pollution, garbage), although apparently is improving a lot, but clean inside. One of the factors that makes the 'dirt out' I see it as a possible demonstrations clean inside: the scatarrone (big and sticky clusters of snot) grated beautiful in the throat that makes a nice noise when you spiaccica on the ground. There is so much here, and I also add to the festival, partly because I have taken up smoking. The body should be freed from what is too much. From an excess of phlegm as unused energy. Energy, or call as you want, which is expressed here and charged with Tai-Chi or dance. Thus, in parks, day or night, a lot of elderly people moving in one way or the 'other. Col hand, maybe after the Tai-Chi, it sings a beautiful song. Are things that are good, it seems, when you download need. Sometimes people, which I noticed in a couple of beautiful imperial parks, pulls nice long Urli repeating. It is not they call someone, no. They use the voice, tout simplement. Or play with that kind of Chinese badminton by foot, one with colored feathers, or Mah Jong in the street. I like these older Chinese. Instead, the youth I have not noticed anything that has impressed me. I feel all 'normal Christians' as some say in Italy.

But Christian here there 's little, and I believe that the traditional religions of Buddhism and Taoism were not erased, but at least made less important that communism still, even if it is so strange to call it, rules the country . This is speaking Chinese with my favorite, what I am now hosting. He is very pro China and some 'even understand why. I understand thanks to international peace see that around me and also thanks to what it is that other Chinese tell me how things have improved over the past 15 years for an increasing number of people. The things I see and hear around me is peace and tranquility in the midst of this chaos of the city. Yet I have not seen a person other people, even if you kill all the blows of the horn in the streets, passing on the right and wherever they can. Yesterday I was in a van that led me and another 4 people to the great wall and then return back to another point. L 'driver was a funny guy with the so-called combing to Mao as the leader of a madman and played the horn at every opportunity, but I seemed often insult or her face had an' air stressed. Sometimes people playing the horn in front even if there 's no one and the road is empty. Sound, so. A good Danish told me what it feels peaceful here, and that if someone makes the feared (brrr. ..) "heavy appreciation" for the road, then there are Westerners. And think that comes from Denmark, where it should be figured in Italy.
The Chinese are doing and discarding and conclude and again, anywhere. They work hard for the good of the family and trust in the government without thinking too much. I feel in general and integrating smart, honest and moderates like with 'Alcohol: never seen such low consumption and that such a low alcohol content (3 to 4 degrees beer). Maybe change when I see other cities, but for now it is so.

China is peace, says my friend. It also said Japan and probably also say in Korea (South hehe). Now, I do not know what the Tibetan issue because each has its say. Not so good even what is meant when we say that China does not respect human rights (invented then for most fans from Voltaire and friends such as France), I explain? I do not even know if the various ethnic minorities want something precise and they can not get it because central government and oppressive. I will see, ask if someone translate for me. At the moment I can tell you that the boy belongs to me is home to a minority, that of Manchuria. Territory of the steppe north-east, between Korea and Mongolia, in the'30s of the twentieth century colonized by many Japanese who die of cold and hunger or eaten by wolves and tigers. This boy is called, in English, Chris and a sister. Embé? Embé a cock. Do not be one child in China is a rarity, a privilege reserved for ethnic minorities. It is only a saving face for the government? What is certain is that if they had not acted so minorities would have their voices heard. But it is also true that the line of belonging to a minority, according to the rules dictated by the government, which is only passed from father. This implies some things. First, that some might find it squeak with the much desired principles of equality between the sexes. Second, that if only the father belongs to a minority children are less in current 'use of language as it is mainly the mother who helps the child to develop language skills first, the mother is passing more time with the baby, especially during the 'feeding and then determine what language the pargolo listen more. Finally, we must not forget that even if you do not legally belong to a minority because your father is Han, you've most likely to speak the language of your mother, to feel more a member of a minority and do everything possible to integrate into and in society 'dominant economy, the Han, making the second floor in your roots. These are just personal with a fund of linguistic knowledge, but try to think about it. To the issues mentioned here I would add that the Chinese government tries to 'spread' members of the dominant Han ethnic group (the Chinese words) all over the country in order to standardize everything all the time. The need to integrate, to find a place in closed family structure for minorities becomes even more urgent if we want to keep pace with the changes imposed by this government, encouraged Han migration to other provinces.

At this point I have to meet a Tibetan woman, mountain guide, met this week in a Tibetan restaurant-bar. "For me this is the first time that VENGO IN CHINA," he said. For her Chinese was the lingua franca to talk to other Tibetan areas in relation to its then that speak other dialects. For her China, Beijing is the place where you will be given a visa for 'Austria where will learning German so that you can drive German and Austrian tour of' Himalaya. Sonan his name. He explained what the situation in Tibet and showed me photos of Lhasa, the capital of Tibet, but only bar and beers. But then he showed me photos of the village of his father, the family, racing a horse, the endless mountains, and she and several cousins who embrace sheep, goats and other animals of mountain and you see (as in the film "Die Salzmanner von Tibet) that they want to really well. Bellissimo. If you ever go to Tibet to secure the contact.
For Sonan the Han are the evildoers, the conquistadores. For many Han minorities have anything but freedom, religion, tradition ..., prevents them from development that long. China is in a surge of modernity and modernism. Development of the country without true balance and therefore sees the parties' stay back 'with' benevolent eye but full of pain (va '' sti puveracc! ') That has characterized the modernism of the 70s and early development programs without eye to local needs. So some reason but what is lacking to give me some 'more sense to the situation, that more do not know well enough, is the' other side of the coin. For example, Chris is always positive when you speak of China, while Sonan no a priori while not knowing what the conditions of the people, bada, the people, not the clergy, Tibet before 1959. Chris says he does not know anything and the 1989 Tiananmen Square. It sees and feels what you want, do I too often, and girlfriends and wives do more often.

I did some 'the situation without actually talking to Beijing, but I do the same. In brief.
Beijing is very nice, older people love their dogs, everyone loves to eat, you eat well. There are many quartierini of alleys and lanterns very nice. There are modern buildings but not as a mega SHANGHAI, there are gems of ancient palaces and castles and the city banned and parks, residences and so on. and so on. an incredible beauty and monumentality. It is cold and every mirror 's water is frozen and people occasionally walk on ice. The city is a grid and therefore quite easy to understand and run. Outside Beijing, about 130km north, c 'is the great wall and it is really impressive. Yesterday I walked there for 10km. A beautiful day of sunshine, crisp winter air, hills, mountains, everything brown. An endless wall dotted with watchtowers, many in ruins (Niels, WHY THEY DO NOT FIX IT? :-) And cock, 2 French cagacazzo (cock-shitter: annoying person) who did not complain and say that cagate. But no stattene home? Fuck you to do a 10km walk after 500 meters if not already more breaths, minchiona! However, the big beautiful wall, or "long castle", as is called in Chinese. So long as this entry, which now comes to an end.
Until next!

domenica 7 dicembre 2008

SHANGHAI

eccomi qua di nuovo a mettere parole in una scatola elettronica che le preserverà per quando vorrò rileggerle. già rileggendo il primo post mi son tornate le impressioni del primo giorno, il che conferma l' utilità del blog, se lo guardiamo da questo punto di vista. ho anche notato che google translate funziona meglio di babel fish, e che se metto uno spazio tra apostrofo e parola la traduzione viene più fedele. pure gli accenti metto, visto? insomma, ma questo che ha a vedere con SHANGHAI? poco. ma adesso cambio discorso e vi parlo di SHANGHAI.

da pochi giorni son qui e come spesso accade nelle grandi città ci si sente di giorno in giorno sempre più persi fino a quando non si inizia a capire. sentirsi persi fa parte dell' assorbire informazioni da ogni lato in un apparente disordine organizzativo. successivamente, tali informazioni mettono radici nella nostra percezione ed ecco che ci si sente meno persi. per quanto mi riguarda io sono ancora persissimo. io, che credevo di venire da una grande città, milano, che ho visitato città del messico e vissuto a tokyo, la megalopoli più mega che c' è, in termini di estensione ed abitanti. ebbene, comparare aiuta a rendersi conto che SHANGHAI è incomparabile. sarà che a città del messico capisci se capisci lo spagnolo, o comunque leggi lo stesso alfabeto che usiamo in europa occidentale, sarà che tokyo è il chaos ordinato, i giapponesi tranquilli e pieni di regole e quindi son meno le cose che ti spaesano rispetto a SHANGHAI.
SHANGHAI, par contre, è la cosa più contraddittoria e caotica che abbia mai visto. e non ho visto neanche un incidente ancora, anche se il traffico, come dicevo, fa paura.
tante cose fanno paura qui a SHANGHAI. non paura nel senso che ti può accadere qualcosa di brutto, si tratta più di una paura indiretta, una sorta di inquietudine.
i miei ritmi sono completamente sfasati. il jetlag sembra essere passato ma d' altro canto il ritmo di vita dei miei coinquilini viaggia circa a 270 gradi rispetto al solito giorno - notte. non solo. quasi tutte queste serate sono uscito e tornato tardi, nella grigia notte di luci gialle, in taxi riscaldatissimi contro un freddo brutto e umido come quello di milano. in taxi attraversando km su km per cifre bassissime, nonostante i taxi di SHANGHAI siano i più cari della repubblica popolare cinese (poco repubblica, molto popolare). il taxi che passa sotto e sopra viadotti enormi e mostruosi, grigi. le piante ricoperte da una coltre di polvere di smog vero, uno smog che davvero te ne fa sentire il pericolo. uno smog che è peggio del parcheggio auto sulle navi quando si chiudono i portelloni. uno smog che ti punge il naso e ti suggerisce di trattenere il respiro.
una città che per molti anni è stata in mano agli stranieri, specialmente francesi, che vi hanno portato architettura occidentale, ma in dimensioni KA-BAAAM!!! poi stranieri venuti qui negli ultimi 15 anni a fare investimenti in qualsiasi cosa, approfittando di questo porto di questo paese immenso e variegatissimo, portando benefici a loro stessi e a pochi cinesi ricchissimi, mentre nelle catapecchie all' ombra (o luce) dei MEGA grattacieli, il popolo vive in pochi metri quadrati e non ha acqua corrente, i mendicanti d' ogni età e forma ti assaltano da ogni lato.
i cantieri segnano i percorsi della città. la città vecchia, sebbene molto turistica e commerciale, è un capolavoro di architettura antica cinese: grandiosa, con tanto rosso e decorazioni. un kitsch al quale vuoi portar rispetto.
il resto della città colpisce con palazzi giganteschi ornati da colonne corinzie dipinte d' oro, edifici tipo art decò misto russia comunista misto gotham city, se ancora mi state dietro. davvero difficile rendere a parole le impressioni visive di qui. poi, ville su ville.

ma che dire? cosa ho fatto fino ad ora? ho indulgiato nel lusso e ho visto la città soprattutto dopo il calar del sole. ecco qui che arriva un resocontino. giovedì ho visto "piazza del popolo", una piazza circondata dai "soliti" MEGA hotel e MEGA palazzi per poi attraversare a piedi un gran numero di strade fino ad arrivare alla città vecchia e poi proseguendo per il lungofiume. da lì mi son diretto verso una strada piena di ristoranti e bordelli che fanno impallidire amsterdam e mi son mangiato la hotpot, ovvero una pentola sulla piastra sul tavolo in cui tu aggiungi gli ingredienti che vuoi, li tiri fuori e li mangi. una cosa infinita e piccantissima e ho mangiato per tipo un' ora e mezza... dopo mi dovevo beccare con una francese, sempre di couch surfing, che mi ha portato in un quartiere di divertimenti un po commerciale con le case che sembrava la francia. straniero = ingresso gratis nella discoteca prestabilita, più 3 drink gratis. musica figa, tipo hard house credo, e ambiente kitschissimo: lampadari a iosa e specchi dovunque. gente: pochi cinesi ricchi e una marea di francesi un fighetti. vabbé. bello comunque e la tipa anche molto simpatica anche se tutti questi francesi sono sì un fighettini coi loro lavori di finanza eccetera. che SHANGHAI fosse francese si vede molto bene ancora oggi, devo ammettere. ce ne sono tra i 10 e i 20000 a SHANGHAI. ci credi?

il giorno dopo, venerdì, sono andato coi coinquilini a vedere vari gruppi rock alternativi cinesi, esperienza interessante e un paio di bei gruppi. a un certo punto mi arriva una tipa con un cappello che lei poi avrebbe definito "eskimo", mi si pianta di fianco e mi fissa. io mi guardo intorno per capire se stava guardando qualcuno ma no, voleva proprio me. salta fuori che ha visuto 6 anni a osaka e allora parliamo giapponese, visto che l' inglese non parlava tanto bene. salta anche fuori che dopo osaka questa qui ha lavorato per la polizia cinese come traduttrice giapponese cinese. robe di mafia credo. insomma, strana, misteriosa, magra e carina, molto arrapante. mi fa: andiamo a mangiare insieme? e io le dico di sì. usciamo, taxi che pago io (neanche 2 euro) e siamo in una via di ristoranti di lusso a più piani che sembrano hotel. c' è pure la portineria! lì ho cominciato a prendermi male ma appena la guardavo il mio johnson si prendeva bene, capito? insomma, andiamo in uno di ristoranti, stanzetta privata e ordiniamo il seguente. lo dico perché merita.

* birre (nuova zelanda)
* fettine di polmone di maiale con arachidi e coriandolo in un olio piri piri, che ti fa un effetto tipo anestesia piccante in bocca. molto buono e fresco.
* costolette d' agnello su un letto di arachidi frantumate con coriandolo. morbido e delizioso.

arriva il conto: 16 o 17 euro per il totale. dirai: è poco. no, è tanto in cina. sta qua mi passa il conto senza neanche accennare a voler partecipare alle spese. non so voi cosa siete abituati ma a me non piacciono le tipe così abituate. comunque sia io pago e via, usciamo al gelo della mezzanotte per infilarci subito in una sala massaggi. aaahhh bello. massaggio integrale di un' ora che ti fa o rinascere o dormire. la tipa s' addormenta e vado al suo lettino (sempre stanzetta privata a 2 letti) e inizio ad accarezzarla sperando di svegliarla, ma ci vuole un . la bacio ma lei è tanto fumo e niente arrosto in quanto non ci sta dentro ad andar da lei a far l' amore anche se io stavo per esplodere. in più vuole che paghi anche il massaggio, sul quale hanno inaspettatamente alzato il prezzo, al che le dico: 自分が全部を払ってあげることわけじゃないよ! (non pensa re che io ti paghi tutto!). lei si lamenta un attimo ma poi paga la sua parte. usciamo, taxi separati. a casa. mi chiama il giorno dopo ma io la rimbalzo.

il giorno dopo, ovvero un sabato. sabato in cui mi son messo d' accordo con una coreana, sempre conosciuta tramite www.couchsurfing.com per andare a vedere una partita di hockey sul ghiaccio offerta da amici suoi canadesi molto simpatici. la partita ha luogo in uno stadio del ghiaccio nella città universitaria, sempre SHANGHAI ma a un' ora e mezza di taxi bus che comunque costa pochissimo. davvero, bastano pochi euro e fai cose che in europa ti sembrerebbero follia.
bello l' hockey sul ghiaccio. veloce e violento. il team di casa perde contro una squadra coreana molto forte ed aggressiva. poi a casa del canadese e di un francese molto simpatico. 2 ore tra metrò e bus, attraversando sopraelevate, cantieri e strade dissestate, e tunnel del metrò. a casa dei tipi mi sorprendo della casa. casa? la si può chiamare così, volendo. un condomino ENORME con colonne di marmo e un appartamento lussuoso con addirittura la SAUNA nella sala da bagno. lì vive anche una ragazza olandese e abbiam chiacchierato un po'. intorno a questo mega palazzo altri mega palazzi e cantieri, e anche un ghetto, un quartiere popolare di casupole e negozietti di, per esempio, scarpe e frutta in uno. lì siamo andati a recuperare la cena da uno dei vari ambulanti per la strada e per circa 1.50 mi son mangiato una zuppa pienissima di roba e grande e degli spaghetti saltati. si chiacchiera, ride e scherza, poi via a ribeccare la francese per la serata.

dunque, festa di francesi. i francesi sono dovunque e mi fa piacere parlarne la lingua, anche se son tutti un po' fighettini alla francese. festa di compleanno di un nizzese simpatico, tanto whiskey e pastis, il drink preferito da loro. tanta gente, tanta gente divertente, ma non tutti vabbé. poi via in taxi alla volta del paramount, un club jazz che fa anche discoteca. nightlife cinese. anche qua super kitsch. tutto rosso e pieno di lampadari e specchi, gabbia dorata al centro per ballarci dentro. e lì via con altre varie bevande. basta unirsi a un tavolo a fare il gioco dei dadi tanto è sicuro che perdi e quindi devi scolarti un bicchiere intero di quello che c' è. tutto è lusso e decadenza, senza remore né rimorsi mentre fuori. ho alzato il gomito un po' troppo e uscito ecco che arriva il mendicante di turno e gli do' un paio di monete e poi, visto il delirio, l' alcol, il numero di cose nuove viste e fatte mi sale in testa una confusione tale... non riesco a unire i pezzi. grattacieli e baracche, discoteche, taxi e mendicanti. e scoppio in lacrime tutto ubriaco. patetico. tutto qui è uno schiaffo alla miseria, si può dire, e io ne prendo parte a pieno.
questo è un bel resoconto dell' ultimo week end. il resto poi non conta più tanto. ho camminato kilometri domenica pomeriggio semplicemente guardandomi intorno e per aria, tra viadotti, un tempio antico ed enorme, architettura modernissima e infiniti negozietti e venditori ambulanti di ogni cosa. SHANGHAI è blade runner, ripeto. ed io che pensavo di venire dalla grande città!

GOOGLE TRANSLATE VERSION
here I am here again to put words into an electronic box that will preserve for when I want to read. already reading the first post my son back impressions of the first day, which confirms the 'utility of the blog, if you look from this point of view. I also noticed that google translate works better than babel fish, and that if I put a space between the apostrophe and word translation is more accurate. also put the accent, seen? In short, but this has to do with SHANGHAI? few. Now change but speech and talk about SHANGHAI.

son a few days here and as often happens in big cities you feel from day to day more and more lost until you begin to understand. feel lost is part of 'absorb information from every side in an apparent disorder organization. thereafter, they bring information roots in our perception and behold that you feel less lost. for my part I am still persissimo. I thought that coming from a big city, London, I visited Mexico City and lived in tokyo, the megalopolis that more mega 's, in terms of extension and population. Well, compare it helps to realize that SHANGHAI is incomparable. is that mexico city understand if you understand Spanish, or read the same alphabet we use in western Europe, will be that tokyo is the orderly chaos, the Japanese calm and full of rules and therefore are not the things you disorientation than SHANGHAI.
SHANGHAI, par contre, is the most contradictory and chaotic I have ever seen. and I have not even seen an accident yet, although the traffic, as I said, is fear.
many fear things are here in Shanghai. Fear not in the sense that you can something bad happen, it is a fear indirect, a kind of restlessness.
My rhythms are completely out of phase. Jetlag seems to be past it 's also the pace of life of my party travels around 270 degrees compared to the usual day - night. not alone. Almost all of these evenings I left and returned later in the night of gray light yellow, taxi very hot against a bad cold and wet as that of milano. by taxi across km per km on low money despite the taxi SHANGHAI be the most expensive of the Republic of China (little republic, very popular). taxi passing under and over viaducts enormous and monstrous, gray. Plants covered with a blanket of dust smog true, a smog that really makes you feel the danger. a smog that is worse than parking on ships when closing the doors. a smog that stings the nose you and you to hold your breath.
a city that for many years has been in the hands of foreigners, especially French, who led Western architecture, but in size BAAAM-KA! then foreigners came here in the last 15 years to make investments in anything, taking advantage of this port of this immense country and variegatissimo, bringing benefits to themselves and a few rich Chinese, while in all hovel 'shadow (or light) of MEGA skyscrapers, the people living within a few square meters and has no running water, the beggars' s every age and shape assaulting you from every side.
yards mark the paths of the city. The old town, although very touristy and commercial, is a masterpiece of ancient Chinese architecture: magnificent, with both red and decorations. a kitsch to which you want to take respect.
the rest of the city struck with palaces adorned by giant Corinthian columns painted d 'gold standard Art Deco buildings mixed russia communist Joint gotham city, even if I was behind. really hard to make words of visual impressions here. Then, on villas villas.

but what can I say? What I have done up to now? I indulge in luxury and saw the city especially after the calar of the sun. here is that you have resocontino. Thursday I saw "piazza of the people", a square surrounded by the "usual" MEGA MEGA hotels and palaces and then walk across a large number of roads up to the old town and then continuing into the river. my son from there directly to a street full of restaurants and brothels that are pale amsterdam son and I ate the hotpot, or a pot on the plate on the table when you add the ingredients you want, pull them out and eat them. something infinite and piccantissima and I ate a type 'and a half hours ... after I had to peck with a French, always couch surfing, that took me in an entertainment district with some commercial houses that seemed to france. = foreign entry free to the pre-disco, plus 3 free drink. pussy music like hard house, I believe, and environment kitschissimo: Iosa chandeliers and mirrors everywhere. people: a few wealthy Chinese and a flood of French rather fighetti. vabbé. however beautiful and very nice tipa even though all these French are so fighettini a little work with their finance and so on. SHANGHAI who had seen French yet very well today, I must admit. There are between 10 and 20,000 in Shanghai. you believe it?

the next day, Friday, with the party I went to see various alternative rock bands in China, and interesting experience a couple of beautiful groups. at some point I get a tipa with a hat that she then said it would be "anorak" I will plant next to me and fixed. I look around to see if anyone was watching but no, just wanted me. jump off that has visuto 6 years in osaka and then speak Japanese, since the 'did not speak English so well. skipping out that even after osaka this has worked here for the Chinese police as a translator Japanese Chinese. robe Mafia credo. In short, strange, mysterious, lean and pretty much arrapante. to me: we eat together? and I say yes. leave, taxi that I pay (not even 2 euro) and we are in a street of restaurants luxury multi-storey hotel which seem. c 'is also the porter! there I started to get bad but once watched my johnson took it well, understand? In short, we go into a restaurant, private room and order as follows. I say it deserves.

* Beers (New Zealand)
* Lung slices of pork with peanuts and coriander in oil piri piri, which makes you a type of anesthesia spicy in the mouth. very good and fresh.
* Costolette d 'lamb on a bed of crushed peanuts with coriander. soft and delicious.

comes the bill: 16 or 17 euros for the total. say it is little. no, it is time to china. is here I passed the bill without even mentioning wanting to participate in expenses. I do not know what you are accustomed but I do not like tipe so accustomed. however both I and so pay, leave frost midnight to immediately put in a massage room. Aaahhh beautiful. a full massage 'now that makes you or reborn or sleep. the tipa s' asleep and I go to his bed (always a private room with 2 beds) and accarezzarlo hoping to start waking up, but it takes a little bit. the kiss but she is all smoke and no roast because there is going to be inside you to the 'I love even if I was going to explode. wants more pay even massage, which have unexpectedly raised the price, to which I say:自分が全部を払ってあげることわけじゃないよ! (King does not think that I pay you all!). she complains about a minute but then pays its part. leave, separate taxi. home. I called the next day but I bounce.

The next day, or a Saturday. Saturday when I made son 's agreement with a Korean, also known by www.couchsurfing.com to see a lot of ice hockey on offer from its Canadian friends very nice. The game takes place in an ice stadium in the city university, but always SHANGHAI an 'hour and a half bus taxi which costs very little. really, just a few euros and do things in Europe that you seem folly.
beautiful 's ice hockey. fast and violent. The home team lost against a Korean team very strong and aggressive. then home of Canadian and a Frenchman very nice. 2 hours between subway and bus, crossing elevated, dissestate yards and roads, tunnels and the subway. home of a kind of surprised me home. house? You can call it so, if you wish. A HUGE holder with marble columns and a luxury apartment with even SAUNA in the bathroom. there lived a girl and Dutch've chatted a while '. around this mega mega building palaces and other sites, and even a ghetto, a neighborhood popular huts and shops, for example, shoes and a fruit. there we went to dinner recover from a number of hawkers on the street and for about 1.50 mi son ate soup pienissima of stuff and great spaghetti and skipped. you gossip, laughs and jokes, then via a ribeccare the French for the evening.

Therefore, the Feast of France. The French are everywhere and I am delighted to speak the language, although all are somewhat 'fighettini French. birthday party a sympathetic nizzese both whiskey and pastis, the preferred drink from them. many people, so many fun, but not all vabbé. away by taxi at a time of paramount, a jazz club that also disco. Chinese nightlife. even if super kitsch. all red and full of chandeliers and mirrors, gilded cage at the center for dancing inside. and then off with other various beverages. just join a table to make the dice game is so sure that you lose and then drained a glass full of what 's. everything is luxury and decadence, without remorse or confident while outside. I lifted the elbow a little 'too much and came here comes the beggar on duty and do' a couple of coins and then, given the delirium, l 'alcohol, the number of new things seen and done, I head in confusion this ... I can not unite the pieces. skyscrapers and shacks, nightclubs, taxis and beggars. and burst into tears all drunk. pathetic. everything here is an insult to misery, we can say, and I am taking part in full.
This is a nice summary of 'last weekend. then the rest does not matter so much. I walked miles Sunday afternoon and just looked around in the air, including viaducts, an ancient temple and huge, modern architecture and endless shops and vendors of all things. SHANGHAI is blade runner, said. and I thought that coming from the big city

mercoledì 3 dicembre 2008

da nijmegen a shanghai

quest'ultima settimana è stata impegnativa. dire "ciao ciao, chissà quando ci si rivede" a così tanta gente non è bello, ma ci si fa l'abitudine. in più ho lasciato il teatro dove vivevo. ho dovuto pulire tutto, spedire cose, eccetera. ma l'addio all'olanda non poteva essere più olandese di quello che ho vissuto. una festa a casa del caro teun, una festa a tema come è solito nei paesi bassi. in più, ovviamente, tanto alcol e in tarda serata tanta bella musica zarra anni novanta nella quale gli olandesi dominano. poi, all'improvviso, eccomi catapultato a shanghai.

appena arrivato m'ha colpito l' areoporto. ENORME. e non parlo solo dei vari terminal, ma proprio dei corridoi infiniti e deserti, ricoperti di moquette e profumati da armoniose musichine cinesine, eteree, fredde e anonime considerato l'abbinamento agli spazi vuoti intorno a me.
al controllo passaporti solo poliziotte, sul bancone un ageggio con sui degli smile in quattro espressioni diverse: felicissimo, contento, un po' scazzato, incazzato. la spiegazione diceva "how satisfied are you with my work?" io ho detto contento schiacciando sul secondo bottone.
poi, dopo aver velocemente preso lo zainone mi sono avviato verso il maglev, ovvero il treno a lievitazione magnetica che mi era stato tanto consigliato da un amico che è gia stato in cina un paio di volte. dopo infinite ore d'aereo mi son trovato a sfrecciare a 431 km/h verso la città. mi sembrava di essere sulle montagne russe. ho percorso qualcosa come 30 km in 8 minuti o meno. da non credere.

arrivato a shanghai il mio cuore s'è riempito di gioia per il solo fatto di rendermi conto d'essere davvero arrivato. fuori dal non-spazio dell'areoporto e dentro la città. la prima cosa ad avermi colpito è l'architettura. bizzara a dire poco, con condomini come grattacieli in uno stile pseudo europeo ma ornati da tetti arricciati alle estremità come si fa nell'asia orientale. volevo urlare ma non l'ho fatto. invece, ho preso il metrò e mi son diretto verso la casa di un ragazzo di firenze conosciuto tramite www.couchsurfing.com che mi sta ospitando in questi giorni.
uscito dal metrò un pezzo di cina come me la immaginavo da un pezzo, almeno per quel che riguarda le città. un traffico da fare invidia a napoli, ristorantini e bancarelle di cibo dovunque, inquinamento a palla (mica come in via palla a genova), e un sentore di era comunista fatto di edifici cadenti e sporchi, tutti uguali e grigi ma.... all'ombra di un grattacielo modernissimo.
a casa di manfred ho conosciuto la sua ragazza e il suo coinquilino, utti simpatici e gentilissimi e mi son sentito fortunato. poi non è che abbia fatto molto vista la stanchezza e il jetlag. un giretto nel quartiere, una visita al mercatino comunale e un negozio di frutta secca dove ho preso dei kiwi canditi, poi a casa e a sera un massaggio ai piedi di 70 minuti per un prezzo irrisorio.
andato a letto ho dormito per ben 14 ore, 14!! una bella dormita rovinata da un incubo, o per meglio dire un sogno tristissimo in cui rivedevo la mia ex e inveivo contro un paio di miei amici per averci fatti trovare nello stesso posto e momento. mi son svegliato con le lacrime agli occhi dopodichè ho continuato a dormire fino alle 4 del pomeriggio di oggi.

svegliatomi sono andato in un ristorantino di ramen (spaghetti in brodo) e poi verso il lungofiume della città dove subito un ragazzo frocio m'ha avvicinato e tirando mi in mezzo mi ha portato in sto posto di massaggi con l'happy ending, ovvero massaggio e pompino o scopata. dopo aver gentilmente declinato son riuscito ad arrivare al fiume dove si può ammirare la skyline della city fatta da grattacieli che non hai idea e architettura da fantascienza. devo ammettere che, pur non essendo mai andato a troie in quanto la cosa non mi attira, la solitudine dell'ultimo anno e mezzo più la diffusione di happy ending in ogni quartiere di questa città e il fatto che comunque ti fanno anche un massaggio mi sta facendo riconsiderare il mio punto di vista circa me e la prostituzione. mi sa che prima o poi ci finisco anche io a fare un happy ending. i will end up happy ending in the end. ma non ancora, no.
insomma, l'happy ending di queste prime ore a shanghai è che sono andato con una ragazza (sempre di couch surfing) in un ristorante vegetariano dove però ti sembra di mangiare carne. tutto molto buono e davvero creativo. la storia vuole che un tempo a un re in visita presso un tempio buddista, venne rifiutata la carne in quanto i monaci non ne mangiavano. allora si fece questo compromesso: cibo vegetariano che sembra carne sia nella consistenza (i funghi sembravano manzo, il tofu maiale, ma DAVVERO) che nel sapore.
tornato a casa son stato dietro l'angolo con i ragazzi a farci un paio di spiedini e ravioli al vapore, e poi mi son messo a bloggare questa prima entry. spero vi sia piaciuta e vi faccia venire voglia di continuare a leggere il mio gelato blog. ora sono le 3 e me ne vado a letto.

BABEL ENGLISH
quest' last week has been impegnativa. to say " hello hello, goodness knows when us rivede" thus much people are not beautiful, but it is made us l' habit. in more I have left the theatre where I lived. I have had to clean up all, to send things, etc. but l' goodbye all' Holland could not be Dutch than what I have lived. a festivity to house of the beloved teun, a festivity to topic as it is usual in the low countries. in more, obviously, much alcohol and in late evening much beautiful music zarra years ninety in which the Dutch dominate. then, all' unexpected, eccomi catapultato to shanghai. as soon as arrived m' it has hit l' areoporto. ENORMOUS. and I do not only speak about the several ones terminal, but own of the corridors infinites and deserts, covered of moquette and perfumed from harmonious musichine cinesine, eteree, cold and anonymous people considered l' coupling to the empty spaces around me. to the single control passports policemen, on the counter a ageggio with on of the smile in four various expressions: happiest, content, a po' scazzato, incazzato. the explanation said " how satisfied are you with my work? " I have I dictate content crushing on according to button. then, after to have fastly taken the zainone they are started to me towards the maglev, that is the train to magnetic lievitazione that me had been much advising from a friend who already has been in China a pair of times. after infinite hours d' airplane son found to me to sfrecciare to 431 km/h towards the city. me it seemed of being on Russian mountains. I have covered something like 30 km in 8 minuteren or less. not to believe. arrived to shanghai my heart s' it is filled up of joy for the single fact to render account me d' to be indeed arrived. outside from not-I space dell' areoporto and within the city. before what to have to me hit is l' architecture. bizzara to say little, with condomini like skyscrapers in an European style pseudo but adorned from goffered roofs to the extremities like it is made nell' Asia orients them. I wanted urlare but not l' I have made. instead, I have taken the metrò and son directed to me towards the house of a boy of Florence known through www.couchsurfing.com that it is accommodating to me in these days. exited from metrò a piece of China as I imagined to me from a piece, at least for that it regards the cities. a traffic to make envy Naples, small restaurants and stalls of food wherever, pollution to ball (at all like in via ball to Genoa), and a made sentore of communist era of falling buildings and soil, all equal and grays but…. all' shadow of the most modern skyscraper. to house of manfred I have known its girl and its coinquilino, utti simpati to us and kindest and son felt to me fortunate. then it is not that it has made much sight the fatigue and the jetlag. a stroll in the quarter, a visit to mercatino communal and a store of fruit sand bank where I have taken of the kiwi canditi, then to house and evening a massage to the feet of 70 minuteren for a paltry price. gone to bed I have slept in order very 14 hours, 14! a beautiful one slept ruined from an incubus, or in order better to say the saddest dream in which I see again my former and inveivo one against a pair of my friends in order to have made to find in the same place and moment to us. son waked up to me with the tears to the eyes after which I have continued to sleep today till the 4 of the afternoon. waked up to me they have gone in a small restaurant of ramen (spaghetti in brodo) and then towards the lungofiume of the city where quickly a boy homosexual man m' it has approached and pulling me in means it has carried to me in I am placed of massages with l' happy ending, that is massage and pompino or swept. after to have kindly declined son successful to arrive to the river where the skyline of the City made from skyscrapers can be admired that you do not have idea and architecture from fantascienza. I must admit that, also being never gone to troie as the thing does not attract to me, the solitudine dell' last year and means more the spread than happy ending in every quarter of this city and the fact that however make also a massage you it is making me to reconsider my point of view approximately me and the prostituzione. it knows to me that sooner or later I end also to make a happy us ending. the will end up happy ending in the end. but not still, not. insomma, l' happy ending of these first hours to shanghai it is that they have gone with a girl (always of couch surfing) in a restaurant vegetarian where but you seems to eat meat. all much indeed creative bond and. the history wants that a time to a king in visit near a tempio buddhist, came refused the meat as the monaci they did not eat any. then this compromise was made: food vegetarian that seems meat is in the consistency (the fungi seemed manzo, tofu the pig, but INDEED) that in the sapore. returned to house son be behind l' angle with the boys makes a pair of spiedini and ravioli the vapor, and then son put to me to bloggare before this entry. I hope you or piaciuta and make you to come wish to continue to read my ice cream blog. now they are the 3 and I go some to me to bed.