I cinesi. Se ne parla tanto in questi ultimi, diciamo, 5 anni. Cosa sappiamo dei cinesi? Si sentono tante cose negative su di loro. Si sente parlare di disastri ecologici, di latte infetto, di uccelli infetti che infettano uomini, di oppressione. Sappiamo poi dei cinesi che loro producono quasi tutto quello che indossiamo, con cui smanettiamo, con cui i bambini giocano. Sappiamo che i cinese hanno fatto e inventato tutto prima loro. Si sa che avevano città meravigliose come ce le descrisse Marco Polo alla fine del XIII secolo. I cinesi che la polvere da sparo la usavano solo per i fuochi d' artificio, mentre in Europa si pensò subito alle armi da fuoco. Armi da fuoco che aiutarono potenze coloniali europee a sottrarre a Pechino alcuni dei suoi più bei tesori e a distruggere palazzi meravigliosi. Armi da fuoco che, pensate, dopo essere state inventate in Europa usando polvere da sparo (inventata in Cina), furono portate dai portoghesi in Giappone. Insomma, per una qualche strana combinazione i giapponesi ebbero armi da fuoco prima dei cinesi che invece furono i primi a usare la polvere da sparo! I giapponesi pensarono bene di fare la loro parte usando questi bei giocattoli nella corsa all' imperialismo e al militarismo che hanno segnato il XX secolo e massacrarono senza pietà né rimorso chissà quante migliaia di cinesi (per non parlare di coreani, gente del sud-est asiatico etc.) che nel passato avevano visto come maestri di alta cultura. Cinesi senza i quali il Giappone non scriverebbe come scrive oggigiorno.
In poche parole, chi sono questi cinesi? Sono ormai da ben 2 settimane in Cina e inizio a farmi un po' un' idea. Idea d' altronde influenzata dalla gente che incontro o che è stata in Cina prima di me. Difficile è anche parlare di cinesi in generale in un paese grande quanto l' Europa. In ogni caso, mi trovo già da una settimana nella capitale e noto piacevoli differenze con la spietata SHANGHAI. Le capitali spesso non riflettono quello che potremmo chiamare l' anima di un paese, altro concetto da prendere con le pinze, ma devo dire che Pechino secondo me si dimostra davvero tipicamente cinese. Han-cinese, l' etnia dominante che ha messo gran parte di questo infinito pezzo di terra sul sentiero culturale dove si trova al giorno d' oggi; allo stesso modo Roma mi sembra molto più capitale dell' Italia di quanto Londra lo sia del Regno Unito o Amsterdam dei Paesei Bassi. Su questo non ci piove. Lasciando stare i monumenti, le dinastie, la storia e l' imponenza della capitale, Pechino mi sta facendo vedere i cinesi nella loro cinesità (chineseness) contrapposta a quel 'nel mezzo di un salto spazio-temporale' che mi parse SHANGHAI.
Qualcuno in Giappone una volta mi ha detto: "i giapponesi sono puliti fuori ma sporchi dentro. I cinesi sono sporchi fuori ma puliti dentro. I coreani sono sporchi fuori e dentro". Era una battuta da Asia orientale, uno scherzo giusto per terminare nella combinazione sporco-sporco, ma devo dire che comunque, per quanto vedo adesso, i cinesi sono piuttosto sporchi fuori (strade, inquinamento, spazzatura), anche se pare stia migliorando molto, ma puliti dentro. Uno dei fattori che fa quello 'sporco fuori' lo vedo come una delle possibili dimostrazioni di pulito dentro: lo scatarrone (big and sticky cluster of snot) bello grattato in gola che fa un bel rumore quando si spiaccica per terra. Si fa tanto qua, e anche io mi aggiungo alla festa, anche perché ho ripreso a fumare. Il corpo va liberato da ciò che vi è di troppo. Da un eccesso di catarro come da energia inutilizzata. Energia, o chiamala come vuoi, che qui viene espressa e ricaricata con il Tai-Chi o il ballo. Così, nei parchi, di giorno o di sera, un sacco di anziani che si muovono in una maniera o nell' altra. Col canto, magari dopo il Tai-Chi, si canta una bella canzone. Sono cose che fanno bene, sembra, ti scaricano quando serve. A volte poi la gente, cosa che ho notato in un paio di bei parchi imperiali, tira dei bei lunghi urli a ripetizione. Non è che chiamano qualcuno, no. Usano la voce, tout simplement. Oppure giocano a quella specie di badminton da piede cinese, quello con le piume colorate, o a Mah Jong per la strada. Mi piacciono questi anziani cinesi. Invece, sulla gioventù non ho notato nulla che mi abbia colpito. Mi sembrano tutti 'dei normali cristiani' come alcuni dicono in Italia.
Ma di cristiano qui c' è ben poco, e mi sembra che anche le tradizionali religioni del buddismo e del taoismo siano state, non cancellate, ma quanto meno rese meno importanti dal comunismo che ancora, anche se è strano chiamarlo così, governa il paese. Lo si vede parlando con il mio cinese preferito, quello che mi sta ospitando adesso. Lui è molto pro Cina e un po' capisco anche perché. Capisco grazie alla pace che vedo intorno a me e anche grazie a quello che sia lui che altri cinesi mi dicono sul come le cose siano migliorate negli ultimi 15 anni per un sempre maggior numero di persone. Le cose che vedo e sento intorno a me sono la pace e la tranquillità nel mezzo di questo caos di città. Ancora non ho visto una persona incazzata, neanche quando tutti si ammazzano di colpi di clacson per le strade, superandosi a destra e ovunque si possa. Ieri ero in un furgoncino che ha portato me ed altre 4 persone alla grande muraglia per poi riportarci indietro da un altro punto. L' autista era un simpaticone con la cosiddetta pettinatura alla Mao che guidava come un pazzo e suonava il clacson ad ogni occasione, ma non mi sembrava insultasse spesso, né la sua faccia aveva un' aria stressata. A volte poi la gente suona il clacson anche se davanti non c' è nessuno e la strada è vuota. Suonano, così. Una bella danese mi ha detto quanto si senta tranquilla qui e che se proprio qualcuno le fa i temuti (brrr...) "apprezzamenti pesanti" per la strada, allora sono degli occidentali. E pensar che viene dalla Danimarca, figurati se va in Italia.
I cinesi fanno e disfano e concludono e ricominciano; sempre e dovunque. Lavorano duro per il bene della famiglia e confidano nel governo senza pensarci troppo. Mi sembrano in generali integri e svegli, onesti e moderati come per esempio con l' alcol: mai visto tale basso consumo del codesto e tale bassa gradazione (dai 3 ai 4 gradi la birra). Magari cambierà quando vedrò altre città, ma per ora è cosi.
La Cina è pace, dice il mio amico. Lo dicevano anche in Giappone e probabilmente lo dicono anche in Corea (del Sud, hehe). Ora, io non so bene quale sia la questione tibetana poiché ognuno dice la sua. Non so neanche bene cosa si intenda quando si dice che la Cina non rispetta i diritti umani (inventati poi per la maggior parte da fan di Voltaire quali Francia and friends), me lo spiegate? Non so nemmeno se le varie minoranze etniche vogliano qualcosa di preciso e non riescono ad ottenerlo causa governo centralizzato e opprimente. Vedrò, chiederò, se qualcuno tradurrà per me. Al momento posso dirvi che il ragazzo che mi ospita appartiene ad una minoranza, quella della Manciuria. Territorio delle steppe del nord-est, tra Corea e Mongolia, negli anni '30 del XX secolo colonizzato da tanti giapponesi che vi creparono di freddo e fame o mangiati da lupi e tigri. Questo ragazzo si chiama, in inglese, Chris ed ha una sorella. Embé? Embé un cazzo. Non essere figlio unico in Cina è una rarità, un privilegio riservato alle minoranze etniche. Che sia solo un salva faccia per il governo? Certo è che se non avessero agito così le minoranze avrebbero fatto sentire la loro voce. Vero è anche però che la linea di appartenenza ad una minoranza, stando alle regole dettate dal governo, vale solo se passata dal padre. Questo implica alcune cose. Primo, che alcuni potrebbero trovare la cosa stridere con i tanto voluti principi di uguaglianza tra i sessi. Secondo, che se solo il padre appartiene ad una minoranza i figli saranno meno correnti nell' uso della lingua autoctona in quanto è soprattutto la madre che aiuta il bambino a sviluppare le prime abilità linguistiche; è la madre che passa più tempo col bimbo, soprattutto durante l' allattamento e quindi determina quale lingua il pargolo ascolti di più. Infine, non bisogna dimenticare che anche se per legge tu non appartieni ad una minoranza siccome tuo padre è Han, tu avrai più probabilità di parlare la lingua di tua madre, di sentirti di più membro di una minoranza e di fare il possibile per integrarti nella società e nell' economia dominante, quella Han, mettendo in secondo piano l tue radici. Queste sono solo considerazioni personali con un fondo di conoscenza linguistica, ma comunque, provate a pensarci. Agli aspetti qui indicati vorrei aggiungere che il governo cinese cerca di 'spargere' membri della dominante etnia Han (i cinesi insomma) in ogni parte del paese, così da uniformare il tutto sempre più. Il bisogno di integrarsi, di trovare un posto nella chiusa struttura famigliare diventa per le minoranze ancora più impellente se si vuole stare al passo con i cambiamenti imposti da questa, dal governo, incoraggiata migrazione di Han verso altre province.
Su questo aspetto mi ha delucidato una donna tibetana, guida alpina, incontrata questa settimana in un bar-ristorante tibetano. "Per me è la prima volta che VENGO IN CINA", mi ha detto. Per lei il cinese era lingua franca da parlare con tibetani di altre zone rispetto alla sua che quindi parlano altri dialetti. Per lei la Cina, Pechino, è il posto dove le sarà dato un visto per l' Austria dove andrà a studiare il tedesco così da potere guidare tedeschi ed austriaci in tour dell' Himalaya. Sonan il suo nome. Mi ha spiegato come stanno le cose in Tibet e mi ha mostrato foto di Lhasa, la capitale del Tibet, ma solo bar e birre. Poi però mi ha fatto vedere foto del villaggio di suo padre, della famiglia, le corse a cavallo, i monti infiniti, e lei e vari cugini che abbracciano pecore, capre ed altri animali di montagna e si vede (come nel film "Die Salzmanner von Tibet) che gli vogliono davvero bene. Bellissimo. Se mai andrò in Tibet la contatterò di sicuro.
Per Sonan gli Han sono i malfattori, i conquistadores. Per tanti Han le minoranze hanno libertà ma qualcosa, religione, tradizione..., li previene dallo sviluppo che anelano. La Cina si trova in uno slancio di modernità e modernismo. Paese di sviluppo senza vero equilibrio e che quindi vede le parti che 'rimangono indietro' con l' occhio benevolo ma pieno di pena (va' 'sti puveracc!') che ha caratterizzato il modernismo degli anni '70 e i primi programmi di sviluppo senza occhio per le esigenze locali. Così ragionano alcuni ma quello che a me manca per dare un po' più di senso alla situazione, che per altro ancora non conosco abbastanza bene, è l' altra faccia della medaglia. Per esempio, Chris è sempre positivo quando si parla della Cina, mentre Sonan negativa a priori pur non sapendo quali fossero le condizioni del POPOLO, bada, il popolo, non il clero, tibetano prima del 1959. Chris dice di non saperne nulla del 1989 e piazza Tienanmen. Si vede e si sente ciò che si vuole, lo faccio spesso anche io, e fidanzate e mogli lo fanno ancora più spesso.
Ho fatto un po' il punto della situazione senza davvero parlare di Pechino, ma lo faccio lo stesso. In breve.
Pechino è molto bella, gli anziani amano i loro cani, tutti amano mangiare, si mangia bene. Ci sono tanti quartierini di viuzze e lanterne molto carini. Ci sono palazzi moderni ma non mega come a SHANGHAI, ci sono gioielli di palazzi antichi e castelli e la città proibita e i parchi, e le residenze ecc. ecc. di una bellezza e monumentalità incredibile. Fa freddo ed ogni specchio d' acqua è ghiacciato e la gente ogni tanto cammina sul ghiaccio. La città è un reticolato e quindi abbastanza facile da girare e capire. Fuori Pechino, circa 130km a nord, c' è la grande muraglia ed è davvero impressionante. Ieri ci ho camminato per 10km. Un giorno bellissimo di sole, aria frizzante invernale, colline, montagne, tutto marrone. Un muro infinito punteggiato da torri di guardia, molte in rovina (Niels, WHY DON'T THEY FIX IT? :-) e cazzo, 2 francesi cagacazzo (cock-shitter: annoying person) che non facevano che lamentarsi e dire cagate. Ma stattene a casa no? Cazzo vieni a fare a camminare 10km se dopo 500 metri non respiri già più, minchiona! Comunque, bellissimo il grande muro, o "lungo castello", come si chiama in cinese. Lungo sì, come questa entry, che ora giunge al termine.
Alla prossima!
GOOGLE TRANSLATE VERSION
The Chinese. It speaks so much in the last, say, 5 years. What we know of the Chinese? You hear so many negative things about them. It hears about ecological disasters, milk infected infected birds infecting people, of oppression. Then we know the Chinese that they produce almost everything we wear, with which hacking, in which children play. We know that the Chinese have done and before they invented everything. We know that the city had this wonderful as the Marco Polo described at the end of the thirteenth century. The Chinese that the gunpowder used it only for the fires d 'artifice, while Europe is now thought to firearms. Firearms, which helped European colonial powers in Beijing to steal some of its finest treasures and destroy buildings wonderful. Firearms, think, after having been invented in Europe using gunpowder (invented in China), were brought by the Portuguese in Japan. So, for some strange combination the Japanese had firearms before the Chinese who were the first to use gunpowder! The Japanese thought well to do their part by using these beautiful toys in the race to 'imperialism and militarism that marked the twentieth century and massacred without mercy or remorse who knows how many thousands of Chinese (not to mention the Korean people of the south-east Asian etc.) than in the past were seen as masters of high culture. Chinese without which Japan does not write as he wrote today.
In short, these people are Chinese? They are now well 2 weeks in China and start to get some 'un' idea. Idea 's moreover influenced by the people I meet or to have been in China before me. It is also difficult to speak Chinese in general in a country as big as' Europe. In any case, I have one week in the capital and pleasant known differences with the grim SHANGHAI. The capital often do not reflect what we might call the 'soul of a country, another concept to be taken with tweezers, but I must say that I think Beijing is really shows typically Chinese. Han-Chinese 's dominant ethnic group that has put much of this endless piece of land on the cultural trail where you will find a day' s today, in the same way Rome seems far more capital of 'Italia what London is the Kingdom Kingdom or Amsterdam of the Netherlands Paesei. On this there rains. Leaving keep the monuments, the dynasties, history and 'grandeur of the capital, Beijing is making me see the Chinese in their Chinese (chineseness) contrasted to that' in the middle of a leap space-time 'which I parse SHANGHAI.
Someone in Japan once told me: "the Japanese are cleaned out but dirty inside. The Chinese are dirty but clean inside out. The Koreans are dirty outside and inside." It was a joke from East Asia, a joke right combination to finish in dirty-dirty, but I must say that anyway, as I see now, the Chinese are pretty dirty off (roads, pollution, garbage), although apparently is improving a lot, but clean inside. One of the factors that makes the 'dirt out' I see it as a possible demonstrations clean inside: the scatarrone (big and sticky clusters of snot) grated beautiful in the throat that makes a nice noise when you spiaccica on the ground. There is so much here, and I also add to the festival, partly because I have taken up smoking. The body should be freed from what is too much. From an excess of phlegm as unused energy. Energy, or call as you want, which is expressed here and charged with Tai-Chi or dance. Thus, in parks, day or night, a lot of elderly people moving in one way or the 'other. Col hand, maybe after the Tai-Chi, it sings a beautiful song. Are things that are good, it seems, when you download need. Sometimes people, which I noticed in a couple of beautiful imperial parks, pulls nice long Urli repeating. It is not they call someone, no. They use the voice, tout simplement. Or play with that kind of Chinese badminton by foot, one with colored feathers, or Mah Jong in the street. I like these older Chinese. Instead, the youth I have not noticed anything that has impressed me. I feel all 'normal Christians' as some say in Italy.
But Christian here there 's little, and I believe that the traditional religions of Buddhism and Taoism were not erased, but at least made less important that communism still, even if it is so strange to call it, rules the country . This is speaking Chinese with my favorite, what I am now hosting. He is very pro China and some 'even understand why. I understand thanks to international peace see that around me and also thanks to what it is that other Chinese tell me how things have improved over the past 15 years for an increasing number of people. The things I see and hear around me is peace and tranquility in the midst of this chaos of the city. Yet I have not seen a person other people, even if you kill all the blows of the horn in the streets, passing on the right and wherever they can. Yesterday I was in a van that led me and another 4 people to the great wall and then return back to another point. L 'driver was a funny guy with the so-called combing to Mao as the leader of a madman and played the horn at every opportunity, but I seemed often insult or her face had an' air stressed. Sometimes people playing the horn in front even if there 's no one and the road is empty. Sound, so. A good Danish told me what it feels peaceful here, and that if someone makes the feared (brrr. ..) "heavy appreciation" for the road, then there are Westerners. And think that comes from Denmark, where it should be figured in Italy.
The Chinese are doing and discarding and conclude and again, anywhere. They work hard for the good of the family and trust in the government without thinking too much. I feel in general and integrating smart, honest and moderates like with 'Alcohol: never seen such low consumption and that such a low alcohol content (3 to 4 degrees beer). Maybe change when I see other cities, but for now it is so.
China is peace, says my friend. It also said Japan and probably also say in Korea (South hehe). Now, I do not know what the Tibetan issue because each has its say. Not so good even what is meant when we say that China does not respect human rights (invented then for most fans from Voltaire and friends such as France), I explain? I do not even know if the various ethnic minorities want something precise and they can not get it because central government and oppressive. I will see, ask if someone translate for me. At the moment I can tell you that the boy belongs to me is home to a minority, that of Manchuria. Territory of the steppe north-east, between Korea and Mongolia, in the'30s of the twentieth century colonized by many Japanese who die of cold and hunger or eaten by wolves and tigers. This boy is called, in English, Chris and a sister. Embé? Embé a cock. Do not be one child in China is a rarity, a privilege reserved for ethnic minorities. It is only a saving face for the government? What is certain is that if they had not acted so minorities would have their voices heard. But it is also true that the line of belonging to a minority, according to the rules dictated by the government, which is only passed from father. This implies some things. First, that some might find it squeak with the much desired principles of equality between the sexes. Second, that if only the father belongs to a minority children are less in current 'use of language as it is mainly the mother who helps the child to develop language skills first, the mother is passing more time with the baby, especially during the 'feeding and then determine what language the pargolo listen more. Finally, we must not forget that even if you do not legally belong to a minority because your father is Han, you've most likely to speak the language of your mother, to feel more a member of a minority and do everything possible to integrate into and in society 'dominant economy, the Han, making the second floor in your roots. These are just personal with a fund of linguistic knowledge, but try to think about it. To the issues mentioned here I would add that the Chinese government tries to 'spread' members of the dominant Han ethnic group (the Chinese words) all over the country in order to standardize everything all the time. The need to integrate, to find a place in closed family structure for minorities becomes even more urgent if we want to keep pace with the changes imposed by this government, encouraged Han migration to other provinces.
At this point I have to meet a Tibetan woman, mountain guide, met this week in a Tibetan restaurant-bar. "For me this is the first time that VENGO IN CHINA," he said. For her Chinese was the lingua franca to talk to other Tibetan areas in relation to its then that speak other dialects. For her China, Beijing is the place where you will be given a visa for 'Austria where will learning German so that you can drive German and Austrian tour of' Himalaya. Sonan his name. He explained what the situation in Tibet and showed me photos of Lhasa, the capital of Tibet, but only bar and beers. But then he showed me photos of the village of his father, the family, racing a horse, the endless mountains, and she and several cousins who embrace sheep, goats and other animals of mountain and you see (as in the film "Die Salzmanner von Tibet) that they want to really well. Bellissimo. If you ever go to Tibet to secure the contact.
For Sonan the Han are the evildoers, the conquistadores. For many Han minorities have anything but freedom, religion, tradition ..., prevents them from development that long. China is in a surge of modernity and modernism. Development of the country without true balance and therefore sees the parties' stay back 'with' benevolent eye but full of pain (va '' sti puveracc! ') That has characterized the modernism of the 70s and early development programs without eye to local needs. So some reason but what is lacking to give me some 'more sense to the situation, that more do not know well enough, is the' other side of the coin. For example, Chris is always positive when you speak of China, while Sonan no a priori while not knowing what the conditions of the people, bada, the people, not the clergy, Tibet before 1959. Chris says he does not know anything and the 1989 Tiananmen Square. It sees and feels what you want, do I too often, and girlfriends and wives do more often.
I did some 'the situation without actually talking to Beijing, but I do the same. In brief.
Beijing is very nice, older people love their dogs, everyone loves to eat, you eat well. There are many quartierini of alleys and lanterns very nice. There are modern buildings but not as a mega SHANGHAI, there are gems of ancient palaces and castles and the city banned and parks, residences and so on. and so on. an incredible beauty and monumentality. It is cold and every mirror 's water is frozen and people occasionally walk on ice. The city is a grid and therefore quite easy to understand and run. Outside Beijing, about 130km north, c 'is the great wall and it is really impressive. Yesterday I walked there for 10km. A beautiful day of sunshine, crisp winter air, hills, mountains, everything brown. An endless wall dotted with watchtowers, many in ruins (Niels, WHY THEY DO NOT FIX IT? :-) And cock, 2 French cagacazzo (cock-shitter: annoying person) who did not complain and say that cagate. But no stattene home? Fuck you to do a 10km walk after 500 meters if not already more breaths, minchiona! However, the big beautiful wall, or "long castle", as is called in Chinese. So long as this entry, which now comes to an end.
Until next!
martedì 16 dicembre 2008
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3 commenti:
google translation kinda hard to follow. what's a "Cock-shitter"? oh, you take up smoking? that means you must have quit after the last time i've seen you.
sounds like you're havin' a lot of fun and feelin' collins old chap, or should i say, Master chap haha!
-hashimi
hey hashim! u is the blogging also like me the blog! i like!
hehe
yass...cockshitter is italian word describe annoying person!
beri beri fany transleshon isent eat?
ciao
stamattina il tuo blog ha sostituito la lettura di giornale pre-lavorativa, col risultato che sono le 11 e non ho ancora cominciato...
vabbè che tra msn, facebook e blog stamattina più che in cina mi sembravi qua dietro l'angolo, ma la lettura è stata davvero interessante, soprattutto l'analisi del culture-mix. vedrai che tempo 2 mesi sei pro-china anche tu e vai in giro con gli striscioni anti-tibet. che poi, vabbè che i francesi ti stanno sul cazzo, ma perchè il fatto che i diritti umani siano stati in gran parte ispirati da voltaire e company dovrebbe essere un aspetto riduttivo?
Fase scassacazzo: mi sbagli il passato remoto! (parse invece di parve) E una frase è pressochè incomprensibile: “Per lei il cinese era lingua franca da parlare con tibetani di altre zone rispetto alla sua che quindi parlano altri dialetti” (waddafuck??). Beh se non rompo i coglioni non sono contento, stammi bene!
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